Dalla “Via di Mezzo” al “Cammino della Via di Mezzo”: la storia della prima iniziativa dedicata in Italia alla transumanza
“Il Cammino della Via di Mezzo” è l’evoluzione naturale dell’esperienza avviata nel 2013 con il progetto “La Via di Mezzo”, ideato da Tiziano Testa e realizzato negli anni passati in collaborazione con Federtrek fino al 2019. Il progetto ha avuto il merito di aprire nuove strade e disegnare nuovi orizzonti per la valorizzazione della cultura della transumanza attraverso il camminare, in anni in cui questo tema non era sotto i riflettori come lo è oggi.
Sono state in tutto otto le edizioni proposte fino ad oggi con un format di un “evento-outdoor” che vuole offrire, oltre all’esperienza escursionistica, una forte componente culturale dedicata alla scoperta del territorio e della transumanza. Hanno partecipato all’iniziativa noti rappresentanti del mondo dei cammini, come Paolo Piacentini e Luca Gianotti, scrittori, tra i quali abbiamo l’onore di poter annoverare Paolo Rumiz e Franco Arminio, e numerosi musicisti, registi, fotografi, come Roberto Zazzara e Marco Bonfanti, tra gli altri.
La proposta di quest’anno si propone come un rinnovamento della iniziativa in una prospettiva inedita, volendo strutturarsi come promozione di un vero e proprio “cammino” che, nelle date del 10 e 11 giugno, percorreremo per i primi 37 km e che abbiamo deciso di chiamare “Il Cammino della Via di Mezzo”.
Sarà un omaggio poetico, commosso e sentito alla transumanza, ai padri e alle madri che gli hanno dedicato – e a volte sacrificato – la vita.
Ma non è tutto….
La Via di Mezzo delle Ragazze in Gamba
Il programma quest’anno assume una particolare declinazione “al femminile” e sarà arricchito dalla partecipazione di Ilaria Canali della “Rete Nazionale Donne in Cammino” e da alcune iscritte della community delle “Ragazze in Gamba”. La loro partecipazione rappresenta una prova generale del progetto nazionale “Italia in Gamba”, un programma di percorrenza dei cammini italiani come “reporter in gamba” con la missione di promuoverne la bellezza e al contempo le storie delle donne.
Le partecipanti saranno coinvolte in momenti di riflessione e sensibilizzazione sul ruolo delle donne nella tradizione della transumanza. Inoltre saranno offerte delle pillole di formazione sullo storytelling dei cammini a cura di Ilaria Canali – con il metodo di formazione “storywalking” targato “Ragazze in Gamba”- e nel corso della serata si terrà un momento conviviale di incontro dedicato alla community “Ragazze in Gamba”. Si esibirà il “Coro di Pescasseroli” e sarà proiettato il cortometraggio con le storie delle #RagazzeinGamba dal titolo: “Il Cammino è Donna”.
INFORMAZIONI STORICHE: IL REGIO TRATTURO E LA TRANSUMANZA
Il termine “transumanza” indica la migrazione stagionale delle greggi, che attraverso i tratturi raggiungevano i pascoli del Tavoliere delle Puglie. Il Cammino ripercorrerà un tratto del Regio Tratturo Pescasseroli – Candela, quello compreso tra Pescasseroli e Alfedena in compagnia di guide esperte del territorio, degli usi e del costume di questi luoghi.
Storicamente, la grande migrazione di popolazioni pastorali ebbe origine con i Safini, popolazione inizialmente stabilitasi in Sabina che ha poi occupato tutto l’Appennino centro-meridionale. Furono i Romani a capire la ricchezza della pastorizia e a renderla un settore importante dell’economia (il termine “pecunia” deriva proprio da “pecus”, bestiame, pecora), e da allora si sviluppò un tipo di transumanza orizzontale, dagli altopiani abruzzesi al tavoliere delle Puglie e viceversa.
Il progetto di questo Cammino mira alla riscoperta e alla promozione di un turismo lento e sostenibile delle zone un tempo interessate dal fenomeno della pastorizia transumante. L’ampiezza dei tratturi e la facile fruibilità dei percorsi, individuati dall’esperienza dei pastori che sceglievano per il trasporto delle greggi i percorsi più facili ed i sentieri meno impervi, rende il Regio Tratturo assolutamente compatibile per un moderno turismo escursionistico.
Il Regio Tratturo rappresenta un vero e proprio patrimonio materiale e immateriale e per capirlo e goderne la bellezza bisogna riuscire a “farlo vivere”.
DOVE ANDIAMO: IL NOSTRO PERCORSO
Cammineremo lungo il Regio Tratturo partendo a Pescasseroli, comune della provincia dell’Aquila, sede dell’ente gestore del parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Il Regio Tratturo Pescasseroli-Candela è il secondo o terzo tratturo per ordine di lunghezza dell’Italia meridionale. Grazie ai suoi 211 km, esso consente il collegamento dell’Abruzzo montano con il tavoliere pugliese, ripercorrendo antichi cammini probabilmente già seguiti in epoca romana e pre-romana e poi riutilizzati dal Basso Medioevo. Ad oggi, l’antica via sfruttata per il transito del bestiame ha attirato un nutrito interesse da parte di storici e studiosi desiderosi di sottolineare il valore di uno dei percorsi solcati durante la transumanza da pastori e allevatori.
Lasciatoci alle spalle il borgo di Pescasseroli procederemo verso sud e cominceremo così il nostro viaggio. Tra Opi e Pescasseroli incontreremo la cava di Terra bianca, un luogo di altissima importanza per gli abitanti di Pescasseroli, infatti la tradizione vuole che chi si sposa debba prendere qui la terra per fare i tradizionali ceci della sposa.
Nel corso dei due giorni di escursione attraverseremo e visiteremo posti particolarmente belli:
- Pagliara di Opi (il racconto di un mondo ormai scomparso, ma che conserva tutto il fascino del passato e dell’infaticabile opera degli uomini per la sopravvivenza.),
- Val Fondillo (uno dei posti più belli del Parco Nazionale D’Abruzzo, Lazio e Molise E’ ricco di verde, di boschi, di rarità naturalistiche di riposanti e fresche radure. Il suo nome antico era Fontilli da “fonti”: lungo la valle, oltre alle cinque sorgenti principali, ve ne sono tantissime più piccole che insieme, con la loro acqua ottima da bere, alimentano il torrente Fondillo),
- La Camosciara (splendida riserva naturale nel Parco Nazionale d’Abruzzo, a due passi da Civitella Alfedena e Villetta Barrea),
- Villetta Barrea,
- Il Museo della Transumanza,
- Il Lago di Barrea,
- Il Borgo di Barrea,
- Il Museo dei pipistrelli,
- La Torre monumentale di Barrea,
- Forca di Barrea (luogo panoramico suggestivo),
- Il borgo di Alfedena,
- La chimera marsicana (simbolo dei popoli italici,ormai diventata l’icona di tutto il territorio marsicano, dalle attivita commerciali o alle insegne dei musei o centri di accoglienza in ogni dove lungo il percorso che faremo).