Quando si pensa ai lupi la prima immagine che viene in mente è quella di un lupo che ulula su uno sfondo con la luna piena. Ma è un’immagine reale o solo una nostra fantasia? E perché i lupi ululano?
È principalmente un modo per comunicare con il proprio branco. Quando ad esempio un esemplare si allontana temporaneamente, ulula per segnalare la propria posizione. Il branco riconosce l’ululato del lupo disperso e così ne individua la posizione. A sua volta il branco comincia un vero concerto per far sì che si possano ricongiungere, quando vi siano le condizioni. Per ciò che riguarda i cuccioli il discorso cambia: rispondono più facilmente ed è per questo che è più semplice individuarli durante le sessioni di Wolf Howling dagli studiosi (si tratta di un metodo di censimento in cui si emettono ululati a voce oppure si riproducono ululati pre-registrati per censire i lupi).
Ma l’ululato è anche un modo per dire “questo territorio è nostro” ai branchi rivali, in modo da evitare sconfinamenti e lotte. Quando ululano insieme i lupi si armonizzano, dando così l’illusione di essere un gruppo più grande di quello che sono in realtà. E l’ululato ha anche una valenza sociale, perché i lupi ululano prima e dopo le battute di caccia per chiamare a raccolta il branco e rinsaldare i legami tra gli individui.
Tuttavia, non ululano alla luna piena. Per quanto suggestiva, è un’immagine che ha poco senso! Il lupo alza la testa in quel modo non per guardare il cielo, ma semplicemente perché in quel modo il suono si propaga in modo migliore. Quando c’è la luna piena, anzi, il lupo fa molta attenzione, perché durante queste notti la visibilità è migliore anche per le sue prede.
Tra i tanti libri che raccontano di lupi forse il più suggestivo è quello scritto da Farley Mowat: “Mai gridare al lupo”. Fa piangere e ridere allo stesso tempo, lo consiglio sempre soprattutto a chi vedo mi fa tante domande sui lupi. Dal libro appare chiara la gerarchia che regna all’interno del branco. E fa riflettere su come noi esseri “evoluti”, capaci di grandi opere, non mettiamo mai al centro della nostra società le figure più deboli come bambini, donne o anziani, anzi se possibile li emarginiamo. C’è tanto da imparare, per vedere la natura come un esempio per cominciare a condurre una vita più sana, in armonia con essa.
Basta pensare alla camminata che conducono i lupi sulla neve per capire come si possono ottimizzare le proprie risorse energetiche, o come le strategie di caccia abbiano una valenza sociale altissima, poiché si ottimizzano tutte le caratteristiche di ognuno dei componenti e tutti sono utili per il fine ultimo. L’uomo da sempre vede in questo super-predatore una minaccia e ha fatto (e fa) di tutto per sterminarlo, senza riconoscerne la superiorità in termini evolutivi.
L’allontanamento da Madre Natura produce conseguenze irreversibili. Le nostre società gerarchiche si sono rivelate e si rivelano deboli come non mai, il sistema gerarchico dei lupi è differente e funziona in altro modo, tanto che queste perfette macchine dell’evoluzione sono state sempre in grado di riorganizzarsi e continuare la loro vita nonostante i colpi subiti nei millenni.
Volete approfondire l’argomento magari davanti a un panorama mozzafiato mentre due lupi come ombre si rifugiano furtivi nel bosco? Basta chiamarmi e partecipare alle mie escursioni.