Tanti passi, ma anche tanta cultura del camminare su un percorso millenario che sarà reso vivido grazie alla testimonianza di Tiziano Testa, interprete del territorio e ultimo erede di una tradizione familiare che viveva della transumanza. Sarà un’occasione preziosa per trovare, o ritrovare, un pezzo di storia del nostro Paese nel ritmo lento di un cammino.
Dalla “Via di Mezzo” al “Cammino della Via di Mezzo”: la storia della prima iniziativa dedicata in Italia alla transumanza
“Il Cammino della Via di Mezzo” è l’evoluzione naturale dell’esperienza avviata nel 2013 con il progetto “La Via di Mezzo”, ideato da Tiziano Testa e realizzato negli anni passati in collaborazione con Federtrek fino al 2019. Il progetto ha avuto il merito di aprire nuove strade e disegnare nuovi orizzonti per la valorizzazione della cultura della transumanza attraverso il camminare, in anni in cui questo tema non era sotto i riflettori come lo è oggi.
Sono state in tutto otto le edizioni proposte fino ad oggi con un format di un “evento-outdoor” che vuole offrire, oltre all’esperienza escursionistica, una forte componente culturale dedicata alla scoperta del territorio e della transumanza. Hanno partecipato all’iniziativa noti rappresentanti del mondo dei cammini, come Paolo Piacentini e Luca Gianotti, scrittori, tra i quali abbiamo l’onore di poter annoverare Paolo Rumiz e Franco Arminio, e numerosi musicisti, registi, fotografi, come Roberto Zazzara e Marco Bonfanti, tra gli altri.
Sarà un omaggio poetico, commosso e sentito alla transumanza, ai padri e alle madri che gli hanno dedicato – e a volte sacrificato – la vita. “Una vita misteriosa, benedetta si svela con lentezza”. “Io credo che la fortuna dell’Appennino stia ora nell’essere a lato, più vi si accomoda e meglio è. Se c’è salvezza sta nell’ombra e ci si salva per qualcosa che in questo momento non si sa cosa sia né se avverrà. Si tratta di salvaguardare, conservare, difendere attitudini, comportamenti e saperi che al momento non hanno ragion d’essere, sono fuori tempo e fuori luogo”, recita Giovanni Lindo Ferretti in “L’Italia profonda” scritto con Franco Arminio.
Lo Storywalking sulla Via di mezzo
I partecipanti saranno coinvolti durante il cammino, i momenti di pausa e nella serata da passare insieme, in momenti di riflessione e sensibilizzazione, tali da far riflettere sulla scelta avvenuta tempo fa da alcuni dei nostri nonni di abbandonare le montagne e ricominciare una vita a valle con la promessa di un progresso mai arrivato, nei grandi agglomerati cittadini.
Alla luce dei grossi cambiamenti climatici in atto, cosa si è guadagnato e cosa si è perso nella scelta fatta. Un vero e proprio esperimento di “storywalking” dove ognuno durante il proprio cammino condiviso, se vorrà potrà scrivere un proprio pensiero da condividere con il resto del gruppo.
IL PERCORSO
DETTAGLI ESCURSIONE
SENTIERO PNALM (TR)
TEMPO DI PERCORRENZA: ORE 7 CIRCA AL GIORNO
DIFFICOLTÀ: E – ESCURSIONISTICA
SVILUPPO TOTALE: 36 KM
Appuntamento per la partenza alle ore 9:00 di sabato 22/6 in piazza s Antonio a Pescasseroli
Tappa 1:
Pescasseroli–Villetta Barrea (19,5 km)
Tempo di percorrenza: 6 ore
Dislivello: 580 m in salita, 700 m in discesa
Tappa 2:
Villetta Barrea–Alfedena (12 km)
Tempo di percorrenza: 5 ore
Dislivello: 380 m in salita, 450 m in discesa
Cammineremo lungo il Regio Tratturo partendo a Pescasseroli, comune della provincia dell’Aquila, sede dell’ente gestore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Il Regio Tratturo Pescasseroli-Candela è il secondo o terzo tratturo per ordine di lunghezza dell’Italia meridionale. Grazie ai suoi 211 km, esso consente il collegamento dell’Abruzzo montano con il tavoliere pugliese, ripercorrendo antichi cammini probabilmente già seguiti in epoca romana e pre-romana e poi riutilizzati dal Basso Medioevo. Ad oggi, l’antica via sfruttata per il transito del bestiame ha attirato un nutrito interesse da parte di storici e studiosi desiderosi di sottolineare il valore di uno dei percorsi solcati durante la transumanza da pastori e allevatori.
Nel corso dei due giorni di escursione attraverseremo e visiteremo posti particolarmente belli:
- Pagliara di Opi (il racconto di un mondo ormai scomparso, ma che conserva tutto il fascino del passato e dell’infaticabile opera degli uomini per la sopravvivenza.),
- Val Fondillo (uno dei posti più belli del Parco Nazionale D’Abruzzo, Lazio e Molise E’ ricco di verde, di boschi, di rarità naturalistiche di riposanti e fresche radure. Il suo nome antico era Fontilli da “fonti”: lungo la valle, oltre alle cinque sorgenti principali, ve ne sono tantissime più piccole che insieme, con la loro acqua ottima da bere, alimentano il torrente Fondillo),
- La Camosciara (splendida riserva naturale nel Parco Nazionale d’Abruzzo, a due passi da Civitella Alfedena e Villetta Barrea),
- Villetta Barrea,
- Il Museo della Transumanza,
- Il Lago di Barrea,
- Il Borgo di Barrea,
- Il Museo dei pipistrelli,
- La Torre monumentale di Barrea,
- Forca di Barrea (luogo panoramico suggestivo),
- Il borgo di Alfedena,
- La chimera marsicana (simbolo dei popoli italici,ormai diventata l’icona di tutto il territorio marsicano, dalle attività commerciali o alle insegne dei musei o centri di accoglienza in ogni dove lungo il percorso che faremo).
INFO QUOTA e PRENOTAZIONI
Quota di partecipazione: 220 euro complessivi
LA QUOTA COMPRENDE:
– Pernotto 21 giugno, con cena a base di piatti tipici locali, di antica tradizione pastorale abruzzese, presso “L’Hotel Cocoon” a tre stelle presso Pescasseroli (sistemazione in camera doppia, per eventuali richieste di camera singola al prezzo vanno aggiunti 20 euro)
– Pernotto, cena a base di ingredienti genuini e prodotti di eccellenza tipici della cucina abruzzese tradizionale e prima colazione presso “Albergo ai 4 camosci”, Hotel a tre stelle presso Civitella Alfedena (sistemazione in camera doppia, per eventuali richieste di camera singola al prezzo vanno aggiunti 20 euro)
– Pranzo al sacco per il secondo giorno (2 panini imbottiti, frutta, una bottiglia da 1⁄2 Lt di acqua)
– Trasferimento Alfedena – Pescasseroli in autobus
– Costante presenza della guida, iscritta al Collegio delle guide alpine d’Abruzzo. Numero d’iscrizione al collegio IT 65 A00239
– Assicurazione RCT per ogni partecipante, messa a disposizione dalla guida
– Contributi narrativi da parte dell’ attore Fernando Maraghini
– Serata culturale con intervento di Fernado Maraghini e protagonisti della vita transumante
LA QUOTA NON COMPRENDE:
− Il pranzo al sacco del primo giorno
− Lungo il percorso eventuali soste ai bar
− Il mezzo di trasporto per il raggiungimento della partenza
La prenotazione va confermata tramite e-mail all’indirizzo info@apiedinelparcodabruzzo.it con l’indicazione dei nominativi di tutti i partecipanti. La quota va versata il giorno dell’arrivo a Pescasseroli.
Altre info utili:
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA
L’escursione prevede un numero limitato di partecipanti. Prenota il tuo posto!
ABBIGLIAMENTO CONSIGLIATO:
Scarpe da trekking o scarponcini con suola scolpita; pantaloni comodi per camminare; giacca a vento impermeabile o K-Way; cappello, zainetto borraccia; occorrente per la notte. Binocolo e macchina fotografica (facoltativi).
LA GUIDA:
La guida Accompagnatore di Media Montagna, Tiziano Testa, ha deciso di vivere a Pescasseroli (AQ), sede e capitale storica del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Il suo intento è quello di far conoscere il territorio in cui vive e promuoverlo a passo lento.
Informazioni storiche: Il Regio Tratturo e la Transumanza
Il termine “transumanza” indica la migrazione stagionale delle greggi, che attraverso i tratturi raggiungevano i pascoli del Tavoliere delle Puglie. Il Cammino ripercorrerà un tratto del Regio Tratturo Pescasseroli – Candela, quello compreso tra Pescasseroli e Alfedena in compagnia di guide esperte del territorio, degli usi e del costume di questi luoghi.
Storicamente, la grande migrazione di popolazioni pastorali ebbe origine con i Safini, popolazione inizialmente stabilitasi in Sabina che ha poi occupato tutto l’Appennino centro-meridionale. Furono i Romani a capire la ricchezza della pastorizia e a renderla un settore importante dell’economia (il termine “pecunia” deriva proprio da “pecus”, bestiame, pecora), e da allora si sviluppò un tipo di transumanza orizzontale, dagli altopiani abruzzesi al tavoliere delle Puglie e viceversa.
Il progetto di questo Cammino mira alla riscoperta e alla promozione di un turismo lento e sostenibile delle zone un tempo interessate dal fenomeno della pastorizia transumante. L’ampiezza dei tratturi e la facile fruibilità dei percorsi, individuati dall’esperienza dei pastori che sceglievano per il trasporto delle greggi i percorsi più facili ed i sentieri meno impervi, rende il Regio Tratturo assolutamente compatibile per un moderno turismo escursionistico.
Il Regio Tratturo rappresenta un vero e proprio patrimonio materiale e immateriale e per capirlo e goderne la bellezza bisogna riuscire a “farlo vivere”.